La coreografa e ballerina chiude la sezione invernale del festival marchigiano e rappresenta un appuntamento di grande prestigio anche per i tre brani presentati al Teatro Rossini.
Carolyn Carlson, stella assoluta della danza mondiale, non ha bisogno di presentazioni. Dunque viene vissuto come un vero e proprio evento la sua presenza a Civitanova Marche, città che il festival della danza ha imposto all'attenzione nazionale. Martedì 3 maggio Carolyn Carlson è in scena al Teatro Rossini con la sua compagnia in Short stories a concludere Civitanova Danza tutto l’anno.
Stella della scena internazionale, Carolyn Carlson offre un trittico di tre coreografie - All that falls, Immersion e Mandala – capaci di stregare il pubblico. Nata in California, Carolyn Carlson si definisce innanzitutto una nomade, una viaggiatrice instancabile, in continua ricerca. Ha ricoperto un ruolo fondamentale nella nascita della danza contemporanea e con le sue numerosissime coreografie ha scritto le pagine più importanti della storia della danza mondiale.
All that falls è una coreografia ispirata al libro Il Profeta di Khalil Gibran che predica amore e tolleranza tra gli individui su musica di Bach, Haydn, Verdi e Vivaldi. “Water lady” eterna, Carolyn Carlson incarna in Immersion il gesto puro e unico come un’espressione del movimento acquatico nella sua metamorfosi infinita: al suono delle onde, la coreografa s’immerge nella fluidità dell’acqua, nella sua intensa presenza dalle profondità insondabili; come preludio alla creazione eau interamente dedicata al suo tema prediletto, Carolyn Carlson offre al pubblico la visione affascinante di una danza mossa dalla forza vitale dell’elemento naturale. Chiude il programma Mandala, coreografia dal ritmo ipnotico accompagnato dalla musica intensa di Michael Gordon.